lunedì 13 maggio 2013

Professioni 2.0: le nuove figure sul mercato

In Italia si consolidano le professioni 2.0, professionisti e PMI che hanno sfondato lavorando con la rete e le nuove tecnologie: ecco le figure emergenti e la mappa italiana. 

Mestieri classici ma rivisitati, nuove professioni (consulenza…), imprenditoria (turismo…): sono i “wwworkers” appena riunitisi Bologna per il primo meeting italiano dei lavoratori della rete. Risultato: 600 partecipanti, 5mila utenti collegati alla diretta streaming, 60 storie di successo, 40 relatori.
Wwworkers è una piattaforma online rivolta a chi si mette in proprio scommettendo in professioni che utilizzano le nuove tecnologie e gli imprenditori delle PMI innovative.
La piattaforma mette a disposizione la mappa italiana dei wwworkers. Dagli eco-artigiani ai consulenti (servizi pubblicitari geolocalizzati, diritto ambientale…), dai commercianti agli imprenditori turistici: molti nativi digitali ma anche tanti over 50, con storie diverse accomunate dalla scelta di puntare sulla rete.
Il meeting Wwworkers  Camp è stata un’occasione per confrontarsi, elaborare proposte (alla politica e alle istituzioni) e sviluppare l’economia della rete partendo dall’esperienza di figure professionali la cui forza è rappresentata dall’integrazione delle nuove tecnologie in lavori più o meno innovativi.
Dal meeting di Bologna sono infatti emerse 10 proposte per far crescere l’economia digitale in Italia puntando su  rappresentanza, welfare, fisco e incentivi, infrastrutture, nuovi luoghi e modelli di lavoro, internazionalizzazione, semplificazione normativa.

Fonte: http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/65309/professioni-2-0-le-nuove-figure-sul-mercato.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:+PMI.it&utm_content=2013-05-13+professioni-2-0-le-nuove-figure-sul-mercato

venerdì 3 maggio 2013

World Wide Web: avere vent’anni

Il 30 aprile del 1993 il CERN pubblicava il dominio della tripla W, aprendo l'era del Web accessibile. Per l'occasione è stato restaurato il primo sito.

screenshot del primo sito web
Quattro anni dopo la famosa presentazione del fisico Tim Berners-Lee ai colleghi del CERN di Ginevra su un possibile sistema di distribuzione condiviso dei documenti di lavoro tramite Internet, che si prese l’altrettanto famoso commento di «vago, ma eccitante» da parte del suo supervisore Mike Sendall, il WWW divenne una tecnologia roialty-free, aprendo l’era dell’accesso così come la conosciamo. Era il 30 aprile di venti anni fa.
Quel progetto, originariamente concepito per superare i problemi di lettura – all’epoca davvero faticosi – dei diversi formati di conservazione dati che fisici e ingegneri erano continuamente costretti a convertire perché usavano computer diversi, ha fatto molta strada. Per celebrare questi venti anni straordinari sono state messe in campo diverse iniziative, la prima delle quali è l’idea di restaurare il primo sito web della storia.

TheFirtwebsite
è l’account che pubblicizza l’idea di ridare vita a info.cern.ch, raccogliendo anche tante testimonianze su questo anniversario determinante per la storia della Rete.
Ripristinare il primo sito del mondo – ospitato sul computer di Berners-Lee – permette di rivedere come all’epoca erano descritte le caratteristiche di base del web, le istruzioni su come si accedeva ai documenti e su come impostare il proprio server. Nonostante il server originale è ancora al CERN, purtroppo il primo sito web al mondo non è più in linea al suo indirizzo del 1993. Ma è stato riportato qui.
Rolf Heuer, direttore generale del CERN, spiega le ragioni di questa particolare attenzione:
Non c’è settore della società che non sia stato trasformato dalla invenzione, in un laboratorio di fisica, del web. Dalla ricerca al business, all’educazione, il web ha ridisegnando il modo di comunicare, lavorare, innovare e vivere. Il web è un potente esempio dei benefici della ricerca di base per il genere umano.
Sulla pagina speciale del CERN è già possibile trovare documenti da museo di Internet, come la dichiarazione del pubblico dominio del World Wide Web, immagini dei computer sui quali girò il protocollo nelle diverse fasi sperimentali, i grafici originali disegnati da Berners-Lee per spiegare ai colleghi la sua idea. Persino una pubblicità a stampa (PDF) che invitava ad usare il WWW. Poi sappiamo com’è andata.
Vint Cerf, uno dei padri di Internet, ha scritto sul blog del CERN un omaggio al ventesimo compleanno della tripla W:
C’è ancora molto lavoro tecnico e politico da fare per proteggere gli utenti, la rete e i fornitori di servizi dalle cattive intenzioni. Alcune delle soluzioni servono a un cambiamento del comportamenti degli utenti, alcune ai cambiamenti nella tecnologia, alcune ai cambiamenti nella pratica commerciale e l’applicazione della legge internazionale. Le aziende devono rivedere, aggiornare e reinventare le proprie pratiche di sicurezza per tenere il passo con la continua crescita ed evoluzione del WWW e di Internet. (…) Rimane insomma una grande quantità di lavoro da fare per continuare a promuovere e coltivare una cultura della creatività online su scala globale. Gli internauti saranno lì, aiutandosi l’un l’altro, inventando e condividendo, con Internet che coi suoi dispositivi e le applicazioni continua ad evolvere verso un futuro che oggi possiamo solo immaginare.

Fonte: Leggi tutto: http://www.webnews.it/2013/04/30/world-wide-web-avere-ventanni/#ixzz2SEQMMmwA